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Società partecipate

Autorità d' Ambito Territoriale Ottimale della Sardegna

La legge 5 gennaio 1994, n° 36, recante “Disposizioni in materia di risorse idriche” ha avviato il riordino dei servizi idrici stabilendo una netta separazione tra l'attività di indirizzo e controllo e quella più propriamente gestionale oltre che il superamento della frammentazione delle gestioni e il conseguimento di adeguate dimensioni gestionali.
Più precisamente, la cosiddetta “Legge Galli” ha previsto la riorganizzazione dei servizi idrici mediante la costituzione di Ambiti Territoriali Ottimali (ATO), mirati al superamento della frammentazione gestionale esistente, attraverso l'integrazione territoriale (definizione di bacini di utenza di dimensione ottimale) e l'integrazione funzionale delle diverse attività del ciclo (servizi di acquedotto, fognatura e depurazione).
Nel pieno rispetto del principio di sussidiarietà, lo Stato ha demandato alle Regioni la delimitazione degli ambiti territoriali ottimali e la disciplina delle forme e dei modi di cooperazione tra gli Enti Locali ricadenti nel medesimo ambito ottimale.
Con Legge Regionale 17 ottobre 1997, n° 29, la Regione Autonoma della Sardegna ha istituito il Servizio Idrico Integrato, ha previsto che il territorio regionale sia delimitato in un unico ambito territoriale ottimale e ha stabilito che i confini territoriali di tale ambito siano quelli della Regione Sardegna. I Comuni e le Province ricompresi nel territorio dell'ambito territoriale ottimale hanno il compito di organizzare il Servizio Idrico Integrato, costituito dall'insieme dei servizi pubblici di adduzione e distribuzione di acqua ad uso esclusivamente civile, di fognatura e depurazione delle acque reflue.
A tal fine, i Comuni e le Province della Sardegna costituiscono un consorzio obbligatorio dotato di personalità giuridica pubblica e di autonomia organizzativa e patrimoniale, denominato Autorità d' Ambito. Il suo ordinamento è disciplinato dallo Statuto che ne prevede gli organi (Assemblea, Comitato Esecutivo, Presidente, Collegio dei Revisori) e la struttura organizzativa, consistente in un ufficio di direzione, articolato in servizi tecnici e amministrativi.
Il 25 settembre 2003 l'Autorità d'Ambito nasce formalmente con l'insediamento dell'Assemblea dei rappresentanti degli Enti Locali della Sardegna.
L' Autorità d'Ambito svolge funzioni di programmazione, organizzazione e controllo sull'attività di gestione del servizio idrico integrato, con esclusione di ogni attività di gestione del servizio, con l'obiettivo fondamentale di garantire gli utenti e la collettività sulla qualità e livelli di servizio.
Le competenze, fissate in Legge e nello Statuto, possono essere individuate in tre grandi categorie:
Regolazione – consiste nel disciplinare il corretto funzionamento della gestione del Servizio Idrico Integrato.
Pianificazione – consiste nell’effettuare la ricognizione di strutture e impianti e nell’adottare il programma degli interventi (Piano d'Ambito), inteso come strumento di attuazione delle scelte strategiche dell'Ambito. Il Piano d’Ambito comprende:
analisi dello stato attuale dei servizi e degli impianti;
definizione dei livelli di servizio e della evoluzione della domanda;
strategia e progetti futuri;
piano finanziario (investimento e risorse);
modello gestionale e organizzativo;
quadro tariffario;
verifiche periodiche.
Controllo - L'Autorità controlla il Servizio e l'attività del gestore al fine di verificare il raggiungimento degli obbiettivi e dei livelli di qualità previsti dal Piano; valuta l'andamento economico e finanziario della gestione e definisce il complesso delle attività necessarie a verificare la corretta e puntuale attuazione del Piano; assicura la corretta applicazione delle tariffe.
L'attività di controllo costituisce senza dubbio l'aspetto più innovativo introdotto nel Servizio Idrico Integrato dalla legge Galli e trova giustificazione nel sistema di netta separazione tra l'attività di controllo e quella più propriamente gestionale.
Detta attività di controllo è finalizzata ad assicurare ai cittadini - utenti che le risorse sono state ben investite, gli obbiettivi raggiunti, i livelli di qualità garantiti.


Il Comune di Santadi, con gli altri Comuni e le Province della Sardegna costituiscono un consorzio obbligatorio dotato di personalità giuridica pubblica e di autonomia organizzativa e patrimoniale, denominato Autorità d' Ambito Territoriale Ottimale della Sardegna.
L' Autorità d'Ambito svolge funzioni di programmazione, organizzazione e controllo sull'attività di gestione del servizio idrico integrato, con esclusione di ogni attività di gestione del servizio, con l'obiettivo fondamentale di garantire gli utenti e la collettività sulla qualità e livelli di servizio.

Quota di partecipazione gravante per l'anno sul bilancio dell'amministrazione: € 6'716,64

Vedasi documento allegato

 

 

Abbanoa S.p.a.

Con la Legge regionale n.29 del 17 ottobre 1997, la Regione Sardegna ha disciplinato la riorganizzazione del servizio idrico ad uso civile nel rispetto dei principi stabiliti dalla Legge nazionale n.36 del 1° maggio 1994, a sua volta adottata in recepimento della normativa europea.

La legge regionale prevede la razionalizzazione della gestione dell'acqua potabile, attraverso l'individuazione di un unico ambito territoriale ottimo (Ato), di un unico gestore, di un'unica tariffa. Ai comuni e alle province della Sardegna, riuniti in consorzio obbligatorio, denominato Autorità d'Ambito, è attribuito il compito per l'attuazione della riforma e la funzione di regolatore del nuovo sistema organizzativo idropotabile.

Con l'affidamento del servizio idrico integrato a un unico gestore, identificato nella società consortile Sidris, costituita dalle società di gestione esistenti (Esaf spa, Govossai spa, Sim srl, Siinos spa e Uniaquae spa) in funzione della loro fusione è stato avviato il processo di integrazione e di riorganizzazione dei servizi di acquedotto, fognatura e depurazione, riguardanti anche le restanti gestioni comunali che devono essere acquisite dal gestore unico.

La fusione di queste società di gestione è stata realizzata dando origine ad Abbanoa spa, società a totale capitale pubblico locale, essendone soci i comuni della Sardegna.

La società Abbanoa è subentrata così nell'attività svolta dai precedenti gestori e nei contratti di fornitura ai clienti.

Vedasi documento allegato
 

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